


Maria Lai è l’artista sarda vivente più in vista. Nata ad Ulassai nel 1919, a 15 anni è allieva di Ciusa e in seguito del futurista Gerardo Dottori. A Roma si iscrive nel 1940 al liceo artistico e durante la seconda guerra mondiale dal ‘43 al ‘45 studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Importanti nel suo soggiorno romano e veneziano saranno gli incontri con Marino Mazzacurati esponente della Scuola Romana, Arturo Martini che era vicino all'ambiente futurista e faceva parte della Secessione Romana e Alberto Viani simpatizzante dello Spazialismo. Dopo la guerra torna in Sardegna ma presto lascerà l’isola e si trasferisce di nuovo nella capitale. Dopo la prima esposizione del '57 a Roma Maria Lai vive una lunga crisi e dopo la crisi che nasce l’incontro di Maria Lai con i telai, i fili e la stofa fino ad arrivare a Venezia nella biennale del 1978 con Materializzazioni del linguaggio.
I fili di Maria Lai raccontano storie e scrivono poesie, attraversano lo spazio della tela lasciando segni semplici. Con grande facilità si muove su grandi tele per tornare a dimensioni ridotte che hanno il formato di un libro mantenedo sempre la dignità del poeta.
Bravo, mi piace questo blog. Io sono stata a maggio a trovare Maria con alcune amiche e ci ha ricevuto con molta semplicità a casa sua a Cardedu, un paese vicino a Ulassai, e ha conversato con noi in modo molto amabile e competente sul significato delle sue opere, nonostante l'età. Abbiamo visto il museo della Stazione dell'arte di Ulassai e le varie opere in paese, ed ho scattato anche delle foto. Ho anche un suo libro. Sono rimasta molto colpita! Se vuoi posso mandarti in privato alcune foto.Ciao
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