lunedì 7 novembre 2011

Concretismo

Composizione in nero, Atanasio Soldati (1896-1953), Galleria arte moderna, Torino

Composition with Red, Blue, Black, Yellow, and Gray, Piet Mondrian (1872-1944), MoMA, New York

Concretismo o Arte concreta fu il termine utilizzato per la prima volta (1930) da Theo van Doesberg, teorico e artista olandese.

Avvicinandoci per la prima volta a questo movimento artistico e osservando i quadri concreti è facile identificarli genericamente come astrattismo. L'arte concreta si distingue dal figurativo e dall'astrattismo. L'arte astratta parte dalla natura e deformando elementi già presenti in natura segue un processo di astrazione da esse. Il figurativo invece riproduce il reale. L'artista concreto con la sua arte vuole apportare e creare elementi nuovi al reale con la sua opera. Come dice lo stesso Theo van Doeseberg, "l'arte concreta vuole creare oggetti per uso intellettuale".


Ma quali sono allora gli elementi che caratterizzano il concretismo? Al centro della ricerca dei concretisti ci sono il colore e la forma.

Il concretismo è un arte geometrica, segue linee e forme geometriche e si caratterizza, soprattutto in pittura, per l'uso del colore puro e la sua stesura piana.

Sicuramente uno dei primi semi del concretismo lo dobbiamo cercare nel neoplasticista Mondrian, un artista olandese vissuto tra il 1872 e il 1944.

Nel 1947 ci fu la prima mostra internazionale di arte concreta. In Italia il concretismo inizia il suo percorso nel 1948 a Milano con il MAC (Movimento per l'Arte Concreta) a cui appartengono Bruno Munari, Atanasio Soldati, Gianni Monnet, Luigi Veronesi, Gillo Dorfles e altri.

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