venerdì 16 novembre 2012
lunedì 5 novembre 2012
La sorpresa di Remedios Varo
Il Messico ha dato all'arte diversi nomi femminili, tra questi Remedios Varo rappresenta una delle figure di spicco.Nata all'inizio del secolo e morta a Città del Messico nel 1963, di origini spagnole ma naturalizzata messicana.
Riconoscere l'opera di Remedios Varo non è un lavoro arduo, dopo aver visto due o tre dei suoi quadri riconoscerla è semplicissimo. Remedios Varo analizza sulla tela l'elemento onirico e lo fa con il suo linguaggio surrealista.
Ci si può fermare con sorpresa davanti a un suo quadro a scoprire tutti gli elementi che poco poco si presentano ai nostri occhi. La sopresa è l'elemento portante dell'opera di Varo e infatti sembra voler giocare con lo spettatore: dalle pareti, dalle porte c'è sempre qualcuno che si affaccia sulla scena. Geometrie surreali ci portano sulla scena e ci invitano ad entrare in un mondo onirico quasi fantastico.
giovedì 1 novembre 2012
martedì 10 luglio 2012
mercoledì 27 giugno 2012
giovedì 14 giugno 2012
Hopper en el Museo Thyssen
Vi consiglio questa pagina interessantissima,
potete cliccare sul link che segue:
venerdì 8 giugno 2012
A come Acrilici
L'acrilico è una tecnica di pittura che arriva nella tavolozza degli artisti abbastanza recentemente, pochi decenni fa. L’acrilico si caratterizza per una brillantezza tutta sua, diversa dalla brillantezza della pittura a olio e rispetto a quest'ultima gli acrilici hanno dei tempi di indurimento decisamente più brevi. La grande difficoltà degli acrilici è la resa della sfumatura, appare molto artificiale ed è più delicata e naturale invece nella pittura a olio.
domenica 3 giugno 2012
Héctor García (1923-2012)
Oggi muore a Città del Messico Héctor García, un altro grande maestro della lente fotografica che ha fatto della strada un’opera d’arte. Ha speso tutta la sua vita a fotografare Città del Messico, una metropoli in continuo movimento.Davanti al suo obiettivo hanno posato anche artisti e scrittori messicani.
mercoledì 30 maggio 2012
Il poeta dell'obiettivo: Robert Doisneau.
martedì 6 marzo 2012
lunedì 5 marzo 2012
Orani-Usa andata e ritorno: Nivola.

In occasione dei 100 dalla nascita di Costantino Nivola, dal 23 febbraio al 10 aprile, all'ambasciata italiana di Washington è stata montata l'esposizione 'Costantino Nivola: 100 years of creativity'.
Negli Stati Uniti all'inizio degli anni '40 l'artista sardo, originario di Orani (Nu), partecipa alle prime esposizioni importanti del suo percorso artistico.
Nonostante la sua formazione newyorkese e i tanti anni passati in America, nell’arte di Nivola non è difficile scorgere il legame molto forte con la sua terra d’origine, soprattutto in queste figure femminili che ci ricordano la grande dea madre tipica della cultura mediterranea e simbolo di tutta l’opera artistica di Nivola.
martedì 7 febbraio 2012
La M en la mano de Tàpies

Muore oggi Antoni Tàpies, uno dei maggiori esponenti dell'informale spagnolo o meglio CATALANO come lo stesso Antoni avrebbe preferito.
sabato 4 febbraio 2012
mercoledì 11 gennaio 2012
La Déesse

Roland Barthes
Miti d’oggi, 1957
Credo che oggi l’automobile sia l’equivalente abbastanza esatto delle grandi cattedrali gotiche: voglio dire una grande creazione d’epoca, concepita appassionatamente da artisti ignoti, consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da tutto un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico.
La nuova Citröen cade manifestamente dal cielo nella misura in cui si presenta da principio come un oggetto superlativo. Non bisogna dimenticare che l’oggetto è il miglior portatore del soprannaturale: c’è facilmente nell’oggetto una perfezione e insieme un’assenza di origine, una chiusura e una brillantezza, una trasformazione della vita in materia (la materia è assai più magica della vita), e per dir tutto un silenzio che appartiene all’ordine del meravilgioso. La Déesse ha tutti i caratteri (almeno il pubblico sta cominciando ad attribuirglieli unanimamente) di uno di quegli oggetti discesi da un altro universo che hanno alimentato la neomania del Settecento e quela della nostra fantascienza: la Déesse è anzitutto un nuovo Nautilus.
Il testo è un brano antologico tratto da Storia della Bellezza a cura di Umberto Eco, Bompiani 2004. (pag. 398)